Quando si parla di tecniche di memorizzazione c’è spesso molta teoria da discutere, com’è giusto che sia, ma altrettanto spesso si finisce per dimenticare che c’è anche della pratica.
L’uso delle coppie di parole è da tempo un valido strumento che ci permette non solo di verificare le condizioni della nostra memoria a lungo termine, ma addirittura impiegato in ambito medico per chi necessita di riabilitazione cognitiva.
Si tratta di esercizi davvero semplici, tant’è che non avrete bisogno di una guida una volta assimilati i concetti base.
Le coppie di parole: come ci si allena
Il test vero e proprio consiste nell’ascolto di una serie di coppie di parole di cui viene poi richiesto di ricordare la seconda, naturalmente per ognuna delle coppie menzionate.
Le coppie sono assortite per livello crescente di difficoltà su base associativa, ovvero in modo che il nostro cervello incontri una certa sfida man mano che si prosegue.
Le parole vengono scelte invece secondo un criterio di opposti che bilanciano l’esercizio, partendo dalla dimensione del concreto sino ad arrivare a vocaboli che si rifanno a concetti astratti.
L’obiettivo di questo esercizio è rendere l’associazione di concetti sempre più intuitiva e rapida, al punto che le informazioni a cui desideriamo avere accesso possano essere poi richiamate in un attimo.
Si cerca quindi di fissare a mente un numero maggiore di coppie delle quali vogliamo memorizzare in principio solo la seconda parola, successivamente anche la prima richiamata dalla seconda, ed essere poi in grado di richiamare entrambe partendo da una qualsiasi delle due parole che formano la coppia.
Semplice, vero?
Le coppie di parole sono una solida base su cui fondare l’allenamento della memoria ed è sufficiente dedicare loro qualche minuto delle nostre giornate per riscontrare benefici!